L’infanzia dei grandi incuriosisce i piccoli, ancor più se i Grandi sono quelli con la g maiuscola, come Einstein, Leonardo e Darwin. I giovanissimi sono attratti dalle vicissitudini familiari e scolastiche, da quei piccoli episodi che li avvicinano alla loro esperienza. La collana Lampi di genio (da 8 anni), ideata e scritta da Luca Novelli, nasce con questa consapevolezza e con l’intento di raccontare ai ragazzi la vita di noti scienziati, narrando non solo le eccezionali scoperte, ma anche il percorso che li ha portati a diventare ciò che sono. Gli studi e la ricerca si intrecciano così a episodi familiari, amicizie, passatempi e interessi che fanno emergere il lato umano dei Grandi e li avvicinano ai ragazzi.
Con Hawking e il mistero dei buchi neri, la collana ha raggiunto quota 20! In occasione di questo traguardo, abbiamo voluto rivolgere una serie di domande a Luca che, con i Lampi di genio, appassiona i giovanissimi e semina idee per il loro futuro.
Per andare incontro al bisogno dei ragazzi di modelli positivi e non banali, di personaggi reali in cui immedesimarsi, di storie e avventure da condividere. Per offrire biografie che, almeno negli anni dell'infanzia e dell'adolescenza, assomigliano a quelle dei giovani lettori. Per proporre titoli che si leggono volentieri e - come le ciliegie - invogliano ad "assaggiarne" altri. Non mi stupisco più quando a una presentazione un ragazzino arriva con una dozzina di Lampi di genio da farsi autografare. La cosa però mi emoziona ancora.
Sembrerà scontato, ma è proprio il modo in cui sono scritti e disegnati, e la scelta di una narrazione in prima persona: in questo modo è come se lo scienziato protagonista raccontasse la sua storia ai ragazzi. Inoltre, sono libri che facilitano l’immedesimazione, perché non parlano solo dei traguardi raggiunti, ma anche di piccoli episodi legati alla quotidianità (la scuola, la famiglia, gli amici…), così come di momenti difficili e ostacoli da superare. In questo modo avvicinano il personaggio al lettore, e quest’ultimo ne indossa volentieri i panni. Il tutto è sempre raccontato con un mix di testi e immagini, che invoglia alla lettura pure i più pigri. Anche senza disegni i Lampi di genio funzionano, tanto che diverse scuole li hanno addirittura messi in scena a teatro. In Germania sono venduti come audiolibri e quello su Marie Curie è diventato popolarissimo. Infine, in Italia sono diventati una serie di trasmissioni Rai, oggi visibili sul sito RaiScuola come "Lampi di genio in tv".
Hawking è stato paragonato a Newton e Galileo, è l'astrofisico che ha reso popolari il Big Bang e i buchi neri, e la sua vita è stata straordinaria. Fino a vent'anni è stata quella di un ragazzo come tanti, poi è arrivata la malattia, che ha risparmiato solo il suo eccezionale cervello. Cosa può insegnare a un ragazzino? A non mollare mai, a rispettare la diversità e a diventare più solidali con chi è meno fortunato; insegna che l'amore e la famiglia possono fare miracoli, e che le vie della scienza sono infinite, come, forse, gli universi.
Non si può chiedere a un padre quale figlio preferisce, mi sono piaciuti tutti. Dopo averli scelti, nessuno dei personaggi che ho raccontato mi ha deluso, anzi, mi hanno addirittura riservato più sorprese del previsto. Potrei indicare invece il personaggio che mi ha ispirato particolarmente, quello che ha fatto riemergere in me la vocazione e la passione naturalistica: Charles Darwin. Mi ha dato l'idea per lo straordinario giro del mondo che ho fatto tra il 2005 e il 2009, e mi ha fatto scrivere libri che non avrei mai pensato di scrivere.
Il più coraggioso è Wegener: ha attraversato mari e monti in mongolfiera, come Jules Verne, ed è morto tra i ghiacci della Groenlandia cercando di salvare i suoi compagni di missione. Ma anche Galileo non scherza: ha sfidato la Santa Inquisizione, rischiando di finire torturato e bruciato sul rogo. Il più anticonformista? Certamente il buon Einstein, i cui studi hanno minato le basi della fisica classica... e poi portava i sandali sopra i calzini! Il più strano è Tesla, fantascientifico e quasi magico, ma in grado di far immaginare un mondo più pulito, senza inquinamento, dove l'elettricità si ricava direttamente dall'energia cosmica che pervade l'Universo.
La scommessa cosmica di Hawking sulla natura di un corpo celeste: il suo collega era convinto che la sorgente di raggi X Cygnus X-1 fosse un buco nero, il primo individuato della storia, mentre Hawking, scommettendo contro se stesso, sosteneva il contrario, sperando naturalmente di perdere. In palio i due scienziati avevano messo l'abbonamento a una rivista. La cosa curiosa è come Hawking aveva firmato la scommessa, ovvero con l'impronta del suo pollice: quell’impronta è poi diventata il logo della Stephen Hawking Foundation, che promuove la divulgazione tra i giovanissimi e che ha dato il patrocinio al 20° Lampo di genio, a lui dedicato.
Ovviamente sì, e sarà un personaggio mondiale, di quelli che con un libro hanno cambiato il mondo!