Questa sezione del sito prende spunto dal libro Cyberbulli al tappeto, di Teo Benedetti e Davide Morosinotto. Le storie qui raccolte mostrano come si concretizzano alcuni dei più comuni attacchi di bullismo digitale.
Se l’Harassment comporta prendere di mira qualcuno ogni tanto, il Cyberstalking è un incessante fuoco di fila, che punta a spaventare la vittima con minacce
Trickery significa inganno, ed è uno degli attacchi più subdoli: da solo o con un complice, il cyberbullo conquista la tua fiducia e poi pubblica online tutto quello che vi siete detti
Si verifica quando il cyberbullo pubblica online a tuo nome informazioni imbarazzanti su di te
È il furto di identità: Il cyberbullo si spaccia per te e spedisce ai tuoi amici messaggi con il tuo nome
Se il Flaming è un attacco tipico dei social pubblici, l’Harassment è la stessa cosa fatta sui social privati: è una serie di messaggi offensivi che solo tu puoi leggere
Significa insultare mettendo in giro voci e pettegolezzi, spesso inventati. Lo scopo è rovinare la tua reputazione
È l’offesa fatta sui social pubblici e spesso volgare, magari scritta tra i commenti del tuo diario di Facebook o in un forum