Se il Flaming è un attacco tipico dei social pubblici, l’Harassment (che significa molestia) è la stessa cosa ma fatta sui social privati: è insomma una serie di messaggi offensivi, magari sullo smartphone, che solo tu puoi leggere.
La seguente storia prende spunto dal libro Cyberbulli al tappeto, dove Teo Benedetti e Davide Morosinotto trattano il tema del cyberbullismo rivolgendosi direttamente ai ragazzi.
Flaming, Harassment, Denigration, Impersonation, Outing, Trickery, Exclusion e Cyberstalking: dietro a questi nomi altisonanti si celano situazioni quotidiane molto diffuse che potrebbero capitare a qualsiasi ragazzo di oggi.
Valeria è felice. Finalmente, dopo mesi, è riuscita a mettersi insieme a Manuel, il ragazzo di seconda che le piaceva fin dall’inizio della scuola. Ha superato la timidezza e sabato, alla festa di Luca, ha chiesto a Manuel se voleva stare con lei. Lui, dopo un lunghissimo istante di silenzio, ha detto sì.
Valeria è al settimo cielo e scherza con le amiche via chat. C’è chi scherza dicendo che è fortunata ad avere un ragazzo così bello e chi le fa i complimenti per la conquista. Valeria ride, imbarazzata e felice al tempo stesso.
Poi lo smartphone trilla nuovamente: è un sms da un numero sconosciuto. Il messaggio è brutale: “Te la faccio pagare”. Valeria è stupita, pensa sia un errore, un messaggio destinato a qualcun altro. Poco dopo, lo smartphone trilla di nuovo: è lo stesso numero, e il messaggio è ancora più minaccioso. Valeria sbianca, deglutisce lentamente. Poi si fa coraggio e scrive: “Chi sei?”. Nessuna risposta.
Per il resto della giornata, l’utente misterioso non risponde e non la cerca. Lo stesso accade il giorno dopo, così Valeria torna a essere tranquilla. Finalmente può pensare solo a Manuel, con cui si scambia una serie infinita di messaggi dolci.
Ma dopo tre giorni, il numero sconosciuto ritorna, e questa volta non lascia scampo a dubbi: “Mi hai rubato Manuel”. Valeria si sente invadere dalla rabbia: lei non ha rubato il ragazzo a nessuno, è Manuel che l’ha scelta. Prova a capire chi sia il mittente, ma non riesce ad avere informazioni certe.
E intanto i messaggi aumentano, diventano una costante delle sue giornate, come la paura che le attanaglia lo stomaco ogni volta che il telefono squilla. Valeria inizia anche a temere il tragitto da casa a scuola: ha paura che qualcuno arrivi all’improvviso a farle del male. E alla fine decide di troncare con Manuel. Non vuole più vederlo, perché il disagio accompagna ogni momento passato con lui.