SPETTACOLO: La scienza è donna, la pace è bambina

A cura di Teresa Porcella

Attività ispirata al libro Aiutiamoli a fare da soli

Durata: 60 minuti.

Target: adulti (inseganti, educatori, coordinatori pedagogici, bibliotecari, operatori culturali, mediatori culturali) e bambini a partire da 10 anni.

Contenuto: Maria Montessori era una bambina vivace, che amava poco le regole e la scuola, e odiava con tutto il cuore la matematica. Le sue passioni erano leggere ad alta voce e il teatro. Al punto che, a 12 anni, convinse il padre a iscriverla alla “scuola di declamazione per signorine”: lei voleva diventare attrice. Poi, però, decise che no, non sarebbe diventata attrice, ma ingegnere, e così convinse il padre a iscriverla a un istituto tecnico. Poi, però, decise che no, non sarebbe diventata ingegnere, ma medico. E convinse il padre, che voleva che facesse la maestra, a fare medicina. E medico divenne davvero: una psichiatra donna, quando per una donna studiare medicina era quasi impossibile. Fin dai suoi primi anni di studio all’Università di Roma, il suo interesso scientifico s’interseca con le grandi questioni sociali del suo tempo: l’esigenza di una medicina per tutti, il femminismo e il rinnovamento della pedagogia. Alla base di questo suo sguardo ampio e profondo, c’è l’esigenza di liberare l’essere umano da ciò che lo limita nella sua libertà e nelle possibilità di esprimersi per intero (povertà, ignoranza, discriminazione di genere...). Il raccordo tra tutte queste aree di interesse è dato, per Maria, da un’unica grande necessità: costruire un mondo in pace.
La centralità del tema, nella sua vita professionale e privata, è stata sancita dalla sua reiterata candidatura al Nobel per la Pace nel 1949, 1950 e 1951. Restituire la complessità di questa donna rivoluzionaria, fuori dalla cerchia degli specialisti, è quanto si propone lo spettacolo proposto, ispirato al libro “Aiutiamoli a fare da soli”. Il libro ricostruisce la biografia della grande scienziata, dai primi anni d’infanzia, fino a giungere al 1907, quando Maria aprirà a Roma la prima Casa dei bambini, nel quartiere allora periferico e malfamato di San Lorenzo. Insieme ai dialoghi ispirati al libro, lo spettacolo permetterà di entrare in contatto con il diario del 1891 e con alcune lettere di Maria Montessori.

Lo spettacolo prevede anche la proiezione di foto e video di repertorio inediti (anni ’40 e ’50) e la possibilità di vedere e toccare materiale Montessori degli anni ’70.

Materiali: scheda tecnica da richiedere all’autrice.

Compenso: da concordare con l’autrice in base alla distanza dal luogo dell’evento.