Dominavano il pianeta, i dinosauri. Vi abitarono per oltre 160 milioni di anni e poi, improvvisamente, scomparvero. Non sono forse, anche solo per questo motivo, estremamente affascinanti? Alcuni erano esseri mostruosi, e anche questo fa parte del loro fascino. Come non interessarsi all’aspetto di questi animali, alle loro dimensioni e al loro comportamento? Il fatto che siano lontani nel tempo e perciò in gran parte sconosciuti non fa che aumentare la curiosità. Oggi gli scienziati sanno dirci molto a questo proposito e giungono a definire perfino che tipo di pelle o di piume avevano, quanto pesavano, quali erano le loro abitudini, che cosa mangiavano… Alcuni aspetti tuttavia rimangono ancora sconosciuti: di che colore fossero, se si prendevano cura dei piccoli, come erano i loro nidi. I fossili che possediamo rappresentano solo una piccola parte dei dinosauri che effettivamente vissero – molti esemplari non si fossilizzarono e dunque non possiamo sapere nulla di loro. Ma una cosa sappiamo per certo: non tutti si sono estinti, bensì alcuni si sono evoluti e da questi discendono gli uccelli. Sulle cause della loro estinzione non ci sono certezze, ma solo ipotesi, la più consolidata delle quali ritiene che la loro scomparsa sia stata provocata dalla caduta di un meteorite circa 66 milioni di anni fa: un evento che ebbe conseguenze terribili sul clima del pianeta e quindi sui dinosauri, come apprendiamo in Palme al Polo Nord.