Un viaggio tra colori, forme, suoni e materiali per comprendere come arte e scienza si mescolino e traducano nei loro rispettivi linguaggi il mondo che ci circonda.
Scienza e arte sono sempre andate di pari passo. L’essere umano, da quando è apparso sulla Terra, ha usato il suo ingegno e la sua creatività per esplorare, studiare e rappresentare la realtà, scoprendone la ricchezza e cercando di andare oltre la semplice apparenza. Le tecniche utilizzate per creare dipinti, manufatti e altri oggetti artistici hanno sempre implicato un’attenta osservazione del mondo e un alto livello di tecnologia al fine di suscitare stupore e meraviglia nell’osservatore. Allo stesso tempo, il sapere scientifico si è servito di rappresentazioni e immagini in grado di rendere chiaro ed evidente ciò che è complesso e invisibile.
Al di là di stereotipi e luoghi comuni, l’arte vive da sempre nella scienza e la scienza vive nell’arte. In ogni epoca e luogo gli artisti hanno a lungo esaminato, sperimentato e saputo utilizzare le innovazioni scientifiche per poter diffondere messaggi, stimolare emozioni e creare bellezza. Questo libro, unico nel suo genere, intende proprio svelare i collegamenti esistenti tra discipline scientifiche e forme artistiche per mostrare, con un linguaggio semplice e preciso, quanto la scienza sia fantasiosa e creativa e quanto l’arte sia sperimentale e innovativa.
Il volume, attraverso originali percorsi che legano storia, opere d’arte, scoperte, invenzioni, scienziati e artisti dall’antichità ai giorni nostri, tratta di anatomia e astronomia, chimica e biologia, colore e suono, forze e materiali, prospettiva e illusione, fino a considerare misteriose esplosioni di colore e viaggi spazio-temporali. Tutto questo accompagnato da 18 attività, da svolgere a casa o a scuola, in grado di scatenare l’interesse e l’inventiva nei più piccoli e dare vita a straordinari lavori artistici. Infine, un glossario e una timeline aiutano a fissare le principali tappe dell’incontro e della reciproca influenza tra scienza e arte.
Diversi anni fa, riflettendo sul rapporto tra sensibilità artistica e cultura scientifica, a torto ritenute in contrasto, Richard Feynman, Premio Nobel per la Fisica, ha affermato: «Non esiste solo la bellezza alla dimensione dei centimetri, c’è anche su scale più piccole, nella struttura interna, nei processi. […] Tutta una serie di domande affascinanti che mostrano come la conoscenza scientifica in realtà aumenti il senso di meraviglia, di mistero e di incanto suscitato [per esempio] da un fiore. Non vedo come la scienza possa sminuirlo». È quindi tempo di nuovi e più ampi sguardi su tutto ciò che ci circonda.