Un volume di grande formato per narrare, grazie a eleganti tavole illustrate, la storia del colore blu, dall’antichità ai giorni nostri.
Per tutti noi i colori appaiono come dati oggettivi, percezioni captate dai nostri occhi e tradotte in immagini dal cervello. Nessuno infatti oserebbe dire che il cielo è di color verde, oppure che l’erba è rosso acceso. I colori sembrano essere qualità evidenti e indiscutibili degli oggetti che troviamo nel mondo. La realtà è però più complessa e affascinante: anche i colori hanno un “passato”, una storia, un lungo processo di creazione di significati, di gusti estetici, di credenze e di pratiche che ne ha condizionato la percezione e la conoscenza.
Questo volume, corredato da tavole ricchissime di elementi, consente ai più piccoli – ma tante sono le sorprese anche per i più grandi – di conoscere la storia del colore blu. Una tinta amata dagli Egizi (in quanto colore degli dèi), quasi sconosciuta dai Greci (abituati ad altre sfumature), non molto apprezzata dai Romani (che lo consideravano il colore del lutto). Venne però molto utilizzata nell’arte islamica e nel Medioevo, tanto da diventare il colore del manto della Madonna.
Le splendide illustrazioni che compongono l’opera attraversano quindi i secoli per farci apprezzare le diverse opinioni e convinzioni sul blu. Stupisce sapere che per i Greci il mare non era blu ma color del vino, mentre i lapislazzuli, pietre preziose di un blu intenso utilizzate da vari popoli come pigmento, valevano più dell’oro. Il blu è stato poi il colore più alla moda nelle corti europee, quello più usato nell’abbigliamento occidentale e ha riguardato tantissimi capolavori dell’arte antica e moderna. Altre informazioni sono dedicate alle piante e ai minerali dai quali si è ricavata la tintura naturale del blu, arrivando alla scoperta delle tonalità artificiali del “blu di Prussia” e dei nuovi coloranti riprodotti in laboratorio.
Questo viaggio nel tempo e nello spazio alla ricerca del blu non smette, pagina dopo pagina, di stupire e incantare. Un colore che, tra gli altri, ha saputo stregare anche Jurij Gagarin, primo astronauta a volare nello spazio, il quale osservando da lassù il nostro pianeta esclamò: “La Terra è blu… che meraviglia. È bellissima”.